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La Baronessa di Carini

Spettacoli
Baronessa di Carini

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"LA BARONESSA DI CARINI" - Storia d'amuri e di duluri, una pièce teatrale, musicata, che rappresenta il "caso" della Baronessa di Carini, realmente accaduto nel 1563 a Carini ed entrato nella leggenda popolare, diventandone quasi un mito.

Lo spettacolo teatrale è stato realizzato in collaborazione con il Centro di Etnostoria di Palermo.

La storia della Baronessa di Carini è molto conosciuta ed è stata più volte rappresentata con successo; anche la Compagnia "SIKILIA" ha voluto cimentarsi in questa difficile opera basando il suo lavoro, principalmente, sui testi originali di Salvatore Salomone Marino, sulle tracce musicali riportate dal "Corpus di musiche Popolari" del Favara e su studi e ricerche fatte dal Prof. Aurelio Rigoli, con la consulenza scientifica dei Professori Antonino Fragale (Università di Messina) e Nunzio Lauretta (Università di Palermo).

Il contenuto dell'opera è il seguente: la Baronessa di Carini, Laura Lanza, viene uccisa dal padre, il Barone Cesare Lanza, perché colpevole di adulterio; la giovane donna, sposata con Vincenzo La Grua-Talamanca, Barone di Carini, ama ed è riamata da un lontano parente del La Grua, il Cavaliere Ludovico Vernagallo.

Per il lavoro di ricerca e per i testi, i direttori artistici si sono avvalsi sia della tradizione orale, sia delle tante fonti scritte tralasciate dai numerosi studiosi di tradizioni popolari come il Pitrè, Salomone Marino, Cocchiara, Vigo, Avolio, Guastella ecc., mentre le musiche, per lo più tratte dal “Corpus di Musiche Popolari” del Favara, opportunamente arrangiate, sono eseguite unendo agli stili tradizionali ritmi più moderni ed originali, attraverso l’uso di una strumentazione varia, allo scopo di raggiungere un mixage di nuovo e antico che possa risultare gradevole all’ascolto.

Per quanto riguarda le danze, ci si è avvalsi soprattutto della testimonianza di alcuni anziani dell’Isola e di qualche documento antico, poiché, non essendo più esse un fenomeno attuale come fatto sociale e collettivo, oggi rappresentano soltanto un semplice ricordo del passato.

I costumi tradizionali utilizzati dalla Compagnia, sia quelli da lavoro che da festa, sono stati ricostruiti con particolare cura, sulla base di antiche stampe e disegni, sulla descrizione di alcuni studiosi e su alcuni originali conservati presso il Museo Pitrè di Palermo e rispecchiano la differente foggia di vestire nelle province siciliane alla fine del settecento.

La Compagnia "SIKILIA", dopo un attento esame del contenuto dei testi, ha messo in evidenza i momenti più salienti dell'intera vicenda, quali: l'innamoramento, la passione amorosa, il pentimento, la paura e la morte. Particolare attenzione è stata prestata anche nella cura dei testi musicali espressi con ritmi dapprima melodici e lirici, poi distesi ed accorati ed infine incalzanti e sostenuti, per ottenere uno spettacolo gradevole e di facile ascolto e far emergere dallo stesso in due motivi fondamentali che ispirarono la fantasia popolare colpita dalla violenta tragedia e cioè: il senso di orrore e sgomento destato dal truce episodio e insieme l'affettuosa, commossa pietà per la vittima.

Lo spettacolo è articolato in un unico tempo e dura circa un' ora e 30 minuti.

L'Associazione Culturale SIKILIA ha avuto l'onore di rappresentare l'opera teatrale in oggetto proprio all'interno del Castello di Carini, il 19 Maggio 2007, in occasione di un convegno, presieduto dal Prof. Aurelio Rigoli, in cui è stata resa manifesta l'iscrizione della Storia della Baronessa di Carini  (unico canto popolare mantenutosi nella tradizione orale siciliana attraverso un così rilevante numero di versioni, esattamente 392,  del corposo manoscritto di Salvatore Salomone Marino, oggi custodito presso l'Archivio Etnostorico Nazionale, annesso al Centro di Etnostoria Internazionale, con sede a Palermo), nel Libro delle Espressioni del R.E.I. (Registro delle Eredità Immateriali e Patrimonio dell'Unesco).


La messa in scena dell'opera e la performance teatrale è stata resa possibile grazie all'utilizzo degli etnotesti "La Barunissa di Carini" di Aurelio Rigoli insieme alla sapiente regia teatrale e musicale della Compagnia SIKILIA che ha saputo unire sapientemente stili tradizionali e ritmi più moderni ed originali mediante l'uso di una strumentazione funzionale al mixage, con esiti di grande efficacia.

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